venerdì 10 luglio 2015

Novena del Carmine, quarto giorno


SMOM - 2005
Madonna col Bambino
Maria madre ai piedi dell’altare della croce

Maria ha dato alla luce il Figlio di Dio incarnato ed è la madre di Dio. Come facente parte della nostra umanità, Gesù è fratello tra fratelli. Anche lui ha avuto, come tutti noi, una madre. Questa ci è stata donata, da Cristo steso, sull'altare della croce. Oltre il dono della sua vita, prima del “consummatum est”, del tutto è compiuto, Cristo Gesù ha donato a noi quanto gli rimaneva: sua madre, posta in quel momento ai piedi della croce.

Tutto il percorso di Maria è stato un attendere totalmente al figlio che il Padre gli ha dato di generare. Per lei non è stato un percorso facile di madre. All'annunzio dell’angelo era promessa sposa a Giuseppe e, affidandosi completamente al suo Signore, non ha condiviso con Giuseppe la sua maternità per opera dello Spirito Santo. Ha lasciato che Giuseppe, vedendola gravida, pensasse di ripudiarla in segreto. Dio stesso, cui Maria si era totalmente affidata, ha provveduto a inviare l’angelo e dirgli che quanto in lei era opera dello Spirito Santo.

Maria ha dovuto lasciare Nazaret mentre era incinta. Nessuna madre avrebbe mai voluto che il proprio figlio nascesse lontano dai familiari e in una grotta. La gioia di Maria sarà stata grande nel vedere venire i pastori, annunziati dall'angelo, ad adorare l’Emanuele, il Dio con noi. In quel momento, possiamo immaginare, quanto Maria abbia sentito, in se, di essere la madre di Dio, per quanto il Padre ha fatto susseguire gli eventi; e più ancora dopo, con l’adorazione dei magi.


Vaticano - 1995
Gesù tra i dottori
Il suo ruolo di madre e di madre del suo Signore lo ha avvertito più ancora quando avendolo smarrito nel ritorno a Nazaret, dopo essere stata al tempio in Gerusalemme, non lo ha visto più nella carovana. Lo aveva smarrito. Smarrire un figlio, per ogni madre è uno strazio insopportabile. E il rimprovero di madre, ritrovatolo, è stato naturale: “Figlio perché hai fatto a noi questo? Al rimprovero della madre Gesù ha replicato facendogli prendere ancora più coscienza, che a lei è stato affidato il Figlio che il Padre Dio ha donato per l’umanità, per cui Gesù a questa apparteneva. 


Chiare e forti le parole di Gesù:”Non sai che io devo attendere alle cose che riguardano il Padre mio”?. Non perché Maria non lo sapesse; ma perché, in quel momento di smarrimento, l’istinto materno è stato più forte del sentire che le era stata affidata una missione divina.

Dopo questa esperienza, il vangelo ci dice che Gesù cresceva nella casa di Nazaret, in sapienza e bontà, presso Dio e presso gli uomini. Qui Maria ha espresso tutto il suo sentire di madre, più ancora il suo essere in funzione di Gesù, il suo essere in profonda comunione con Gesù, figlio suo e figlio di Dio.

Per noi carmelitani questa esperienza di Maria è molto importante, perché la nostra regola di vita ci esorta a “vivere in ossequio a Cristo e lui servire con cuore puro e retta coscienza”. Pensate un po’ quanto Maria ha vissuto, nella sua casa di Nazaret nell'ossequio a Cristo, nell'attendere a lui, nell'ascolto di lui. 


Per questo Maria è il modello di vita in Cristo, per questo noi carmelitani la riteniamo e la veneriamo come sorella e madre 
nel cammino di fede in Cristo, della nostra vita.

Vivere nell'ossequio a Cristo Gesù significa porre la propria vita in funzione al vivere in Cristo. Qui risuona l’apostolo Paolo che afferma: “il mio vivere è Cristo”. Maria ci unisce a Cristo e la devozione a Maria è funzionale al vivere la dimensione di portarci a Cristo, ad avere con lui la stessa familiarità di Maria.

VATICANO - 2010
Sofferenza di Maria
(Caravaggio)
La somma della maternità di Maria madre la si è avuta sul Calvario. Maria non ha smesso di accompagnare Gesù nel suo percorso di annunzio del regno di Dio, per strade e villaggi. Ma l’accompagnamento totale di Maria è stato nell'affiancarlo sul percorso che conduceva al Calvario, con Gesù caricato della croce. In quei momento, per Maria. è come se il cordone ombelicale non si fosse mai staccato. La sofferenza di Gesù è stata la sua, e forse più forte; perché ogni madre vorrebbe sottrarre le sofferenze al proprio figlio e subirle in proprio. 

Ai piedi della croce Maria ha visto il figlio beffeggiato:”Se sei figlio di Dio discendi dalla croce”. Prima di reclinare il capo e morire un ultimo grande gesto. A Giovanni e per lui a tutti noi ha detto:”Ecco tua madre”. E Maria è stata costituita nostra madre di noi tutti, per mezzo di Giovanni, mentre era ai piedi della croce. Così è stata costituita la pietà, come l’anno vista gli artisti. 


P. Anastasio Francesco Filieri O Carm


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