martedì 14 luglio 2015

Novena del Carmine, ottavo giorno



MALTA - 1951
La Vergine Maria dona lo scapolare

La Madonna del Carmine e lo scapolare


Per noi carmelitani, che nutriamo l’amore e la devozione per Maria, non possiamo parlare di lei senza intrattenerci sul dono dello scapolare, con cui ci ha dato di rivestirci di lei, di sentirci fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Prima dell’apparizione di Maria e il suo dono dello Scapolare, i frati che erano sul Monte Carmelo celebravano la festa dell’annunciazione di Maria. La Madonna che era in ascolto della parola e mediante l’angelo si fa serva della parola, era modello di vita e di intimità divina per i carmelitani. Maria si è fatta la serva del Signore per il disegno di Dio su di lei. Nell’ascolto e adesione alla parola si nutre la fede. La spiritualità carmelitana si nutriva, nella fede, nel leggere, meditare e pregare incessantemente, notte e giorno come dice la regola, la parola del Signore; e aggiunge:”Tutto quello che fate, fatelo sulla parola del Signore”, inoltre:”La parola di Dio dimori abbondantemente nel vostro cuore e sulla vostre labbra”.

VENEZUELA - 2005
Vergine di Coromoto

La Madonna era per i carmelitani il modello di vita in Dio. In un grande quadro nel museo di Cipro, che faceva parte del primo monastero fuori della Palestina, si vede Maria che apre il suo mantello e all'interno vi sono tantissimi carmelitani in piccolo, segno che prima del dono dello scapolare i carmelitani si sentivano protetti e amati da Maria, tanto da sentirsi coperti dal suo manto.

Questo mantello è premonitore del rapporto con Maria, che rivestirà del suo abito i carmelitani, mediante lo scapolare.

BRASILE - 1997
Centenario Maristas
I carmelitani nell'espansione verso l’occidente non erano ben visti dalla Santa Sede. Gli ordini cavallereschi che provenivano dalla Palestina e avevano combattuto nelle crociate, non erano accettati fuori della stessa regione, dovevano terminare la loro funzione ecclesiale. I carmelitani provenivano dalla Palestina ed erano configurati a questi ultimi.

Per questo il rivolgersi di S. Simone Stok alla Madonna perché proteggesse i carmelitani e l’ordine fosse approvato dalla Santa Sede. La Madonna gli apparve donandogli lo scapolare, volle così esprimere la sua protezione per l’ordine carmelitano rivestendoli del suo abito.

Sappiamo molto bene che non sempre si è adusi credere alle apparizioni della Madonna.

A Fatima, tra le tante apparizioni, Maria è apparsa rivestita come Madonna del Monte Carmelo e Lucia è entrata e ha finito i suoi giorni in un monastero carmelitano. Inoltre l’ultima apparizione a Lourdes è avvenuta il 16 Luglio, e non è stato un fatto occasionale che la Madonna sia apparsa a Bernadette il giorno della sua festività di Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Se le due apparizioni sono state approvate dalla chiesa, queste confermano l’apparizione della Madonna del Carmine che ha donato a noi il suo abito. E rivestiti del suo abito intercederà presso il suo figlio per introdurci in paradiso. Avere l’abito di Maria significa essere rivestiti di lei, non solo perché lo si indossa, quanto perché si è conformati a lei, a quello che lei è stata, come figlia di Dio e per la intimità vissuta con il suo Figlio Gesù. L’abito di Maria, il rivestirci di Lei, l’indossarlo sulla nostra pelle, ci fa sentire che noi siamo intimamente uniti a lei.

SPAGNA - 1940
Vergine del Pilar

Rivestirsi dello Scapolare, indossare l’abito di Maria non è un fatto formale o un simbolo fine a se stesso; ma un richiamarci continuamente a lei, sentirla madre e protettrice; sentirla nostra consolatrice nelle varie vicende della vita; sentire che lei ha accompagnato il suo figlio nella salita al Calvario ed è rimasta ai suoi piedi al momento in cui è stato posto in croce; per cui nelle nostre afflizioni, a vario titolo, ci è sorella e madre; non lontana dal nostro sentire e dal nostro patire. 

PERU - 1990

Giovanni Paolo II, 
il cui motto era “Totus Tuus

segno della sua totale dedizione e donazione a Maria, ha indossato sempre lo scapolare. L’ultimo da lui indossato è stato donato a una nostra parrocchia carmelitana di Roma. Reliquia preziosa che ci riporta al papa scomparso come un modello di vita per come indossare lo scapolare, l’abito di Maria. Lei e lui ci richiamano alla nostra vocazione, alla santità, come si è espressa la vita di Giovanni Paolo II. 

Lei, il suo modello di vita in Cristo, ci porta a vivere la nostra identità di carmelitani. 

Lo scapolare ci apre a una ricchezza di espressioni di vita, di cui dobbiamo rendere grazie a Lei che ha voluto essere di noi sorella e madre.

P. Anastasio Francesco Filieri O Carm


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